From L’événement

Written in French by Annie Ernaux

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(Au moment où j’écris, des réfugiés kosovars, à Calais, tentent de passer clandestinement en Angleterre. Les passeurs exigent des sommes énormes et parfois disparaissent avant la traversée. Mais rien n’arrête les Kosovars, non plus que tous les migrants des pays pauvres ils n’ont pas d’autre voie de salut. On pourchasse les passeurs, on déplore leur existence comme il y a trente ans celle des avorteuses. On ne met pas en cause les lois et l’ordre mondial qui l’induisent. Et il doit bien y avoir, parmi les passeurs d’immigrés, comme autrefois parmi les passeuses d’enfants, de plus réguliers que d’autres. 

J’ai arraché très vite de mon répertoire d’adresses la page où figurait le nom de Mme P.-R. Je ne l’ai jamais oublié. Je l’ai retrouvé six ou sept ans après, porté par un élève de sixième, blond et taciturne, avec des dents cariées, trop grand et trop vieux déjà pour cette classe. Je n’ai jamais pu l’appeler pour l’interroger, ou lire son nom sur une copie, sans l’associer au souvenir de la femme du passage Cardinet. Ce garçon n’a jamais existé pour moi que jumelé à une vieille faiseuse d’anges, dont il me semblait être le petit-fils. Et l’homme que j’avais aperçu dans la cuisine de Mme P.-R., sans doute son compagnon, je l’ai vu pendant des années dans une petite mercerie d’Annecy, place Notre-Dame un Italien avec un fort accent et un béret enfoncé sur la tête. Au point maintenant de ne plus pouvoir distinguer la copie de l’original et de placer passage Cardinet, un samedi glacial de janvier, celui qui me vendait, dans les années soixante-dix, aux côtés d’une petite femme agile et sans âge, de l’extrafort et des boutons de corozo.) 

Published August 5, 2024
© Folio, Gallimard 2000

From L'evento

Written in French by Annie Ernaux


Translated into Italian by Lorenzo Flabbi

(Nel momento in cui scrivo, alcuni rifugiati kosovari a Calais tentano di passare clandestinamente in Inghilterra. Gli scafisti esigono somme esorbitanti e talvolta scompaiono durante la traversata. Ma niente ferma i kosovari, né tutti gli altri migranti dei Paesi poveri: è la loro unica strada verso la salvezza. Si perseguitano gli scafisti, si deplora la loro esistenza come trent’anni fa quella delle mammane. Non si mettono in discussione né le leggi né l’ordine mondiale che ne determinano l’esistenza. E ci dovranno pur essere, fra i traghettatori clandestini di oggi, come fra le ostetriche clandestine di ieri, alcuni che sono più affidabili di altri. 

Molto presto ho strappato dalla mia rubrica la pagina in cui figurava l’indirizzo della signora P.- R. Non ho mai dimenticato come si chiamava. Sei o sette anni dopo ho ritrovato il suo cognome in quello di uno studente di prima media, biondo e taciturno, con i denti cariati, già troppo grande e vecchio per la sua classe. Ogni volta che l’ho chiamato per un’interrogazione, o ne ho corretto un compito in classe, l’ho associato mio malgrado al ricordo della donna del passage Cardinet. Quel ragazzino è sempre esistito per me soltanto appaiato a un’anziana fabbricante d’angeli di cui mi sembrava essere il nipote. E l’uomo che avevo visto di sfuggita nella cucina della signora P.-R., molto probabilmente il suo compagno, l’ho rivisto per anni in un italiano con un forte accento e il berretto calato in testa che lavorava in una piccola merceria di Annecy, in place Notre-Dame. Al punto da non essere più in grado di distinguere, ora, la copia dall’originale, e di collocare nel passage Cardinet, un gelido sabato di gennaio, colui che negli anni Settanta, fianco a fianco con una donnina agile e senza età, mi vendeva spolette di nastro e bottoni di corozo.) 

Published August 5, 2024
© L’orma editore 2019


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Bellinzona (CH), 12-15 settembre 2024

Nel 2024 Babel si rivolge alla Francia, la nazione dove forse più che altrove in Europa letteratura e pensiero filosofico – da Voltaire e Rousseau fino a Sartre, De Beauvoir e Camus, passando per Hugo e Zola – si sono confrontati intimamente con le questioni sociali, dando vita ad alcune delle più significative opere letterarie dell’Occidente.
Babel France va in cerca delle metamorfosi contemporanee di questa grande tradizione, ne indaga tecniche e strumenti, si chiede quali sono le problematiche con cui oggi sembra imprescindibile fare i conti – le differenze di classe, il passato coloniale, il neoliberalismo, la deturpazione del paesaggio, la crisi climatica, il capitalismo finanziario? – e come queste si traducono in letteratura per poi ritradursi in una più acuta coscienza del mondo.
Babel France invita autrici e autori che, lontani dal mero messaggio politico, mischiando e a volte stravolgendo i generi, provano a rendere una testimonianza complessa e stratificata dei traumi e delle aspirazioni di un intero paese, e di come questi si ripercuotono sui singoli individui. Perché la letteratura, per sua stessa vocazione, riporta continuamente alla dimensione umana e ci svela ciò che i densi manuali di teoria politica o di sociologia non riescono a prevedere.

Tra gli ospiti: Laurent Mauvignier, Sandra Lucbert, Gauz’, Diaty Diallo, Seynabou Sonko, Elitza Gueorguieva, Clément Camar-Mercier, Lorenzo Flabbi, Massimo Gezzi. Sara Rossi Guidicelli, Amiata, Jürgen Nefzger.

In attesa del festival, Specimen pubblica una serie di testi legati al tema dell’edizione 2024.


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