I Lost Myself

I lost myself in the sordidness of a world
In which one had to be
Police usurer pharisee
Or woman of the streets

I lost myself in the sordidness of the world
I saved myself in the purity of the earth

I sought myself in the wind and found myself in the sea
And never
Did a ship sail off
Without carrying me away

◆

Square

Leave me with the shadow
Imagined on the wall
Leave me with the light
Measured out on my shoulder
Face to face with the nighttime
Square of the window

◆

I Listen

I listen but I do not know
If what I hear is silence
Or god

I listen without knowing if I’m hearing
The echo of great plains of emptiness
Or an attentive consciousness
That from within the confines of the universe
stares straight at me deciphering

I only know I walk along like someone who
Is seen loved and recognized
And that is why I place in every move
Solemnity and peril

◆

Sign

My sign is that of death and yet
I bring with me an inner scale linking
Solitude to external things

◆

The Flute

In the corner of the room the shadow touched its little flute
It was then that I remembered cisterns and jelly fish
And the mortal brilliance of the naked beach

And so the ring of night was placed solemn on my finger
And the navigation of silence continued its ancient voyaging

◆

Morning

In the morning sharp and white upon the terrace
In vain I sought my sorrow and my shadow

*
The fragrance of oregano dwells close to the wall
Accomplice to both silk and snake

*
On the noonday beach the sun gives me
Pupils of water hands of pure sand

*
The light binds me to the sea as if to my face
Not even the waterline keeps me apart

*
I dive down to my cavern heart
Hoarse with silence and amaranth dark

*
The promontory consecrates clarity
The light empty and clean makes me whole

◆

Of Stone and Whitewash

Of stone and whitewash the city
With church towers glistening white
Of stone and whitewash the city
With fig trees here and there

Of stone and whitewash
The labyrinths of white
And the whiteness of salt
Ascends the stairs

Of stone and whitewash the city
All of it checkered squares
Like a game of chess
With all the pieces white

A chess game only of castles
And seahorses
That toss their manes
Beneath the gazing fates

Walk with care
For the ground is whitewashed white

 

Mi persi

Mi persi nella sozzura di un mondo
Dove bisognava essere
Poliziotto, usuraio, fariseo
O cocotte
Mi persi nella sozzura del mondo
Mi salvai nel lindore della terra
Mi cercai nel vento e mi trovai nel mare
E mai
Una nave lasciò la costa
Senza di me.

◆

Quadrato

Lasciatemi con l’ombra
Pensata sulla parete
Lasciatemi con la luce
Ritagliata sulle spalle
Davanti al quadrato
Notturno della finestra

◆

Ascolto

Ascolto ma non so
Se ciò che sento è silenzio
O dio

Ascolto senza sapere se sento
L’echeggiare delle pianure del vuoto
O la coscienza attenta
Che nei confini dell’universo
Mi decifra e fissa

So solo che cammino come chi
È guardato amato e conosciuto
E per questo in ogni gesto metto
Solennità e rischio

◆

Segno

Il mio segno è il giorno della morte
Ma ho in me una bilancia un’alleanza
Fra la solitudine e le cose fuori

◆

Il flauto

Nell’angolo della stanza l’ombra suonò il suo piccolo flauto
Fu allora che ripensai a cisterne e meduse
E al brillio mortale della spiaggia nuda.

Solenne stava l’anello della notte al mio dito
E il navigare del silenzio continuò l’antichissimo viaggio.

◆

Mattino

Nel mattino dritto e bianco del terrazzo
Cercai invano il mio pianto e la mia ombra

*

Rasente al muro l’odore di origano
Connivente della seta e del serpente

*

Nel meriggio della spiaggia mi dà il sole
Pupille d’acqua mani di sabbia pura

*

La luce al mare mi lega come al volto
La linea delle acque non mi divide

*

Mi immergo fino al mio cuore di grotta
Roco di silenzio e tenebra viola

*

Consacra la chiarezza il promontorio
Limpida e deserta la luce mi riunisce

◆

Di pietra e calce

Di pietra e calce è la città
Con campanili bianchi
Di pietra e calce è la città
Con qualche albero di fico

Di pietra e calce sono
I labirinti bianchi
E il biancore salino
Sale per le scale

Di pietra e calce la città
Tutta un riquadro
Con scacchi di sole
Pedine bianche

Scacchi solo di torri
E cavalli marini
Che scuotono i crini
Sotto gli occhi del Fato

Cammina piano
Perché il suolo è di calce.