Per questa edizione speciale degli Eventi letterari Monte Verità si è deciso di finire con una chiusura speciale. Abbiamo chiesto a tre scrittori molto diversi tra loro di interpretare, ciascuno a suo modo, il tempo sospeso che abbiamo vissuto, stiamo vivendo e probabilmente vivremo ancora per diversi mesi. Nino Haratischwili l’abbiamo letta con la sua grandiosa idea di memoria immaginativa, con la stringente tessitura dei fili narrativi, la simultaneità degli eventi e delle vite. Fabio Pusterla lo conosciamo bene come poeta delle «cose senza storia» entro cui si rivelano precipizi vertiginosi. Emanuele Trevi è lo scrittore delle voci che riemergono dal buio, spesso dal mondo dei morti. Con loro vogliamo superare il piano del dibattito, dell’editoriale diffuso attraverso lo scarto visionario ed emotivo della parola poetica e dell’immaginario letterario. Un gesto di insofferenza verso l’epoca del commento e di fiducia nei confronti della parola che cerca di dire davvero.
– Paolo Di Stefano, direttore artistico degli Eventi letterari Monte Verità
Published November 13, 2020
© Eventi letterari Monte Verità 2020
Intro: Voices From a World on Pause
Written in Italian by Paolo Di Stefano
Translated by Eventi letterari Monte Verità
Because this year’s Eventi letterari Monte Verità festival was perforce special, we decided to give it a special conclusion. We invited three unique writers to interpret this time—the period of pause we’ve experienced, are currently experiencing, and will likely continue to experience for several months—in their own words. Nino Haratischvili’s work intrigued us with its remarkable idea of imaginative memory, compellingly interwoven narrative threads, and the simultaneity of events and lives therein. Fabio Pusterla is the renowned poet of “things without history” in which we discover dizzying precipices. Emanuele Trevi’s writings capture voices emerging from the dark, often from the domain of the dead. With these three writers we aim to venture beyond the realm of mere debate and the average editorial, taking a visionary, emotional detour into poetics and the literary imagination. Because we find this “era of commentary” insufferable, we choose instead to place our trust in words that truly aim to say something”.
–Paolo Di Stefano, Artistic Director of Eventi letterari Monte Verità
Published November 13, 2020
© Eventi letterari Monte Verità 2020
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